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Italiano - Letteratura

"Soldati" di Giuseppe Ungaretti

"Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie"

Contesto:

Scritta nel 1918 sul fronte francese durante la Prima Guerra Mondiale, Soldati è una delle poesie più brevi e intense di Ungaretti, appartenente alla raccolta L’allegria. Riflette la precarietà della vita dei soldati, sospesi tra la vita e la morte come foglie autunnali pronte a cadere.


Analisi dettagliata:

1. Struttura e linguaggio

  • 4 versi liberi, senza punteggiatura, tipici dello stile ermetico ungarettiano.

  • Analogia dominante: il paragone tra soldati e foglie d’autunno.

  • Lessico essenziale: ogni parola ha un peso enorme ("si sta", "come", "foglie").

2. Significato letterale e simbolico

  • Letterale: I soldati in trincea sono fragili come foglie in autunno, pronte a staccarsi dall’albero al primo vento (o al primo proiettile).

  • Simbolico:

    • L’autunno → Metafora della morte, della caducità.

    • Le foglie → Anonime, tutte uguali nella sorte, come i soldati nella guerra di massa.

    • "Si sta" → Verbo statico che suggerisce attesa, passività di fronte al destino.

3. Temi principali

  • La precarietà della vita: La guerra riduce l’uomo a oggetto in balia del caso.

  • L’anonimato della morte: Le foglie/soldati non hanno nome, sono sacrificabili.

  • La natura come specchio dell’uomo: L’autunno (stagione della fine) riflette la condizione umana.

4. Confronto con San Martino del Carso

  • Similitudini:

    • Essenzialità linguistica e dolore compresso.

    • Guerra come esperienza straziante (paesaggio esterno = paesaggio interiore).

  • Differenze:

    • San Martino è più legato al lutto personale ("di tanti che mi corrispondevano"), mentre Soldati è una riflessione universale sulla condizione umana.

    • In Soldati domina la natura (alberi, foglie), in San Martino le rovine.


Perché questa poesia è così potente?

  • Universalità: Non parla solo della guerra, ma della fragilità di ogni esistenza.

  • Efficacia dell’analogia: Basta un’immagine (le foglie) per evocare un destino collettivo.

  • Modernità: Ungaretti anticipa il Novecento con la sua poesia "scarnificata", lontana dall’enfasi retorica.

Una curiosità:

La poesia è stata scritta nel bosco di Courton in Francia, dove Ungaretti combatteva. L’autunno reale che vide ispirò il paragone.


Approfondimenti possibili:

  1. Altre poesie di Ungaretti sulla guerra: Veglia (dove il poeta veglia un compagno morto), Fratelli (sulla solidarietà tra soldati).

  2. Confronto con altri poeti-soldati: Wilfred Owen (Dulce et Decorum Est), Guillaume Apollinaire (Le guetteur mélancolique).

  3. L’Ermetismo: Come Ungaretti usa il silenzio e lo spazio bianco per dire l’indicibile.


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