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Breve biografia di Giovanni Boccaccio
Giovanni Boccaccio nacque. nel 1313, a Certaldo, in prossimità di Firenze. Figlio di un facoltoso mercante, fu indirizzato dal padre verso la medesima attività commerciale e per tale motivo venne mandato a Napoli per acquisire esperienza. Tuttavia, l'interesse principale di Giovanni si rivolgeva alla letteratura e alla corte napoletana del re Roberto d'Angiò trovò il luogo ideale per coltivare tali passioni. Fu qui che incontrò Maria dei Conti d'Aquino, la quale sarà celebrata nei suoi scritti con il nome di Fiammetta.
La sua permanenza a Napoli si rivelò cruciale per la creazione del suo capolavoro in quanto gli offrì un vasto repertorio di personaggi, usanze ed esperienze da cui trarre ispirazione. Nel 1340 fece ritorno a Firenze a causa dei gravi problemi finanziari del padre e lì, nel 1348, fu testimone della devastante epidemia di peste che fornì lo spunto per il Decameron, composto tra il 1349 e il 1351. Divenuto celebre, svolse incarichi diplomatici per conto del Comune; inoltre, strinse amicizia con Francesco Petrarca, con il quale condivideva la passione per gli autori classici.
Non riuscendo nel suo intento di stabilirsi definitivamente a Napoli, nel 1361 si ritirò a Certaldo, dove trascorse anni di solitudine e riflessione, intervallati da qualche missione diplomatica e dall'analisi pubblica della Divina Commedia. Tuttavia, questa attività dovette interromperla al XVII canto dell'Inferno a causa di gravi problemi di salute, segnando il preludio alla sua scomparsa nel 1375.
Il Decameron e le altre opere
Oltre ad una vasta produzione in latino, che testimonia il suo amore per gli autori classici, Boccaccio creò un vasto repertorio di opere in volgare. Tra queste troviamo romanzi in prosa e poemi in versi di carattere allegorico e dottrinale, simili al genere letterario della Divina Commedia. Oltre agli elementi mitologici, nei suoi scritti spicca anche il tema dell'amore.
Il lavoro più celebre di Boccaccio è il Decameron, una collezione di cento novelle in volgare fiorentino, composte tra il 1348 e il 1351 e strutturate in dieci giornate (da cui il titolo, che in greco significa "dieci giorni"). Pur avendo come dichiarato obiettivo l'intrattenimento di un vasto pubblico, con particolare attenzione al pubblico femminile, lo scrittore conferisce a quest'opera una grandissima dignità letteraria.
Grazie al Decameron anche Boccaccio, come Pterarca, può essere considerato un precursore dell'Umanesimo, poiché nel Decameron la visione moralistica e religiosa del Medioevo viene superata e l'uomo, così com'è, viene messo al centro dell'universo-.
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