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Italiano - Mito ed Epica

Il mito

1. Caratteristiche del mito
1.1 Che cos'è il mito

Il mito è un genere narrativo che affonda le sue radici nelle culture antiche e ha lo scopo di spiegare, attraverso storie simboliche, le origini del mondo, i fenomeni naturali, le tradizioni e le credenze di un popolo. Il mito è legato a divinità, eroi e forze soprannaturali, ma è anche radicato nella realtà culturale e religiosa delle comunità che lo raccontano.

Nei miti, gli esseri umani si trovano a interagire con divinità, creature sovrannaturali, e forze della natura personificate. Il mito, inoltre, si propone di fornire risposte a grandi domande esistenziali, come quelle sulla nascita dell'universo, la morte e il destino dell'uomo.

I personaggi dei miti sono spesso divinità, eroi dotati di qualità eccezionali, o figure mitologiche come titani, giganti e mostri. Questi personaggi incarnano valori culturali, virtù e vizi, e le loro avventure riflettono i conflitti fondamentali della vita umana e dell'ordine cosmico. È proprio l'interazione tra l'umano e il divino, tra l'ordinario e lo straordinario, a rendere il mito un genere capace di affascinare per millenni.

I luoghi in cui si svolgono le vicende mitologiche sono spesso legati alla geografia reale ma arricchiti da una dimensione magica e simbolica: montagne sacre, foreste incantate, regni degli dei o abissi marini inaccessibili agli uomini comuni. Anche il tempo del mito è particolare: non segue una cronologia storica, ma un "tempo mitico", sospeso e indeterminato, spesso collocato in un passato remoto, un’epoca leggendaria "prima del tempo" come lo conosciamo.

Le storie mitologiche spesso si sviluppano in un intreccio che segue la lotta tra forze cosmiche, come la luce e le tenebre, l'ordine e il caos, oppure narrazioni di cicli di nascita, morte e rinascita che rispecchiano il ritmo della natura e delle stagioni.


1.2 Tecniche narrative e linguistiche

Il linguaggio del mito è solenne e poetico, spesso ricco di simboli e metafore che rendono i racconti affascinanti e profondi. A differenza di altri generi, i miti non cercano un tono realistico, ma un linguaggio che possa dare voce a ciò che è misterioso e sacro. I dialoghi tra i personaggi possono avere un carattere oracolare, carico di significati nascosti.

La narrazione del mito è solitamente in terza persona, come se una voce antica e impersonale raccontasse storie che appartengono all'intera comunità. Questo tipo di narrazione conferisce al mito un’aura di universalità, facendo sentire i lettori o ascoltatori come parte di un retaggio comune.

I miti vengono spesso tramandati oralmente, il che significa che ogni racconto può avere diverse versioni a seconda della cultura che lo narra, anche se mantiene un nucleo narrativo simile. Le ripetizioni, le formule fisse e i canti sono elementi tipici dei miti che aiutavano i narratori a ricordarli e a trasmetterli di generazione in generazione.


2. Un po' di storia
2.1 La storia del genere

Il mito è uno dei generi narrativi più antichi al mondo. Le sue origini risalgono alle prime civiltà umane, come quelle della Mesopotamia, dell'Egitto, dell'India e della Grecia antica, dove veniva utilizzato per spiegare i fenomeni naturali e le domande sull'esistenza. I miti rispecchiano le credenze religiose e i valori di queste antiche società, fungendo da guida spirituale e culturale.

Uno dei cicli mitologici più celebri è quello greco, che comprende la cosmogonia (racconti sulla nascita del mondo e degli dei) e le vicende degli eroi come Eracle, Teseo e Achille. Questi miti hanno influenzato profondamente la cultura occidentale e continuano a essere fonte di ispirazione per la letteratura e l’arte.

Parallelamente, altre culture svilupparono i loro miti: la mitologia norrena con le sue storie di Odino, Thor e i giganti; la mitologia egizia con i racconti di Osiride e Iside; e le grandi epopee indiane come il Mahabharata e il Ramayana, che raccontano le battaglie tra dei e demoni e le gesta di eroi divini.

Con l'avvento delle grandi religioni monoteiste, come il cristianesimo e l'islam, il ruolo del mito cambiò. I miti antichi furono reinterpretati e, in molti casi, persero la loro funzione religiosa diretta per diventare parte di un patrimonio culturale e letterario. Tuttavia, il loro potere simbolico e la loro capacità di esplorare i misteri dell'universo rimasero intatti.

Nel corso dei secoli, l'interesse per il mito si è rinnovato con il Romanticismo e il risorgere della mitologia nordica e celtica. Nel Novecento, autori come Carl Gustav Jung e Joseph Campbell hanno studiato i miti in chiave psicologica, vedendo in essi espressioni di archetipi universali e di dinamiche profonde della psiche umana.

Oggi i miti continuano a vivere sia nella cultura popolare che nella letteratura moderna, influenzando generi come il fantasy e la fantascienza, ma anche nei racconti che affrontano le grandi domande sull’esistenza e il senso della vita.


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