Nel II secolo, l'Impero romano, guidato dagli Antonini e dai Severi, visse un lungo periodo di pace e prosperità che durò fino al 235 anno in cui comincia un periodo drammatico di cinquant'anni conosciuto come "anarchia militare". In questo lasso di tempo la situazione dell'Impero romano si fa difficile perché il potere imperiale cade nel caos e gli imperatori vengono eletti (in alcuni periodi ce ne saranno due o tre contemporaneamente) e abbattuti dall'esercito con estrema facilità. La situazione inoltre è aggravata dalle prime incursioni delle popolazioni barbariche che approfittano del caos per farsi minacciose.
Nel corso del III secolo d.C., all'interno dell'Impero Romano iniziò a svilupparsi una grave crisi. Infatti le tribù germaniche, iniziarono a premere lungo i confini settentrionali dell'impero e allo stesso tempo, lungo i confini meridionali, i Parti, riaprirono le ostilità.
Gli eserciti intanto, consapevoli del loro potere, iniziarono a imporre con la forza la scelta del nuovo imperatore, spesso nominato proprio tra i generali. Questo fece sì che accade che venissero eletti contemporaneamente più imperatori generando grande confusione e instabilità. Per questo motivo tale periodo è stato chiamato anarchia militare.
Inoltre per mantenere gli eserciti c'era sempre più bisogno di denaro e questa necessità portava ad aumentare le tasse che gravavano soprattutto su contadini e artigiani. L'aumento delle tasse significò meno soldi da spendere e questo fece sì che l'intera economia andasse in crisi.
Inoltre l'assenza di guerre di conquista generò una mancanza di schiavi fondamentali nella gestione delle campagne. I grandi latifondi quindi, cominciarono ad essere abbandonati e i contadini preferirono spostarsi in città in cerca di fortuna. A peggiorare il tutto si diffusero epidemie di malattie infettive come la peste.
La crisi religiosa e la diffusione del cristianesimo
Già alla fine della Repubblica, le persone colte si erano allontanate dalla religione tradizionale e cercavano altrove risposte alle domande sul bene sul male. A partire dal II secolo d.C. si diffuse a Roma e nelle province una religione monoteista proveniente dalla Palestina. Questa religione predicava l'uguaglianza di tutti gli uomini davanti a Dio, la fratellanza, la giustizia, la carità e l'amore per il prossimo.
2.1 La crisi dell'Impero romano
2.2 La diffusione del cristianesimo
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