Lessico
farètra s. f. Astuccio di varia forma e materiale, atto a conservare le frecce.[...]
fimo s. m., letter. Sterco, letame: molto fimo Di muli e buoi sparso alle porte innanzi (Pindemonte). [...]
frògia s. f. (pl. -gie o -ge). Ciascuna delle estremità carnose del naso degli equini; usato quasi esclus. al plur., anche per indicare le narici stesse: la cavalla ... Che nelle froge avea del mar gli spruzzi (Pascoli). [...]
gragnola o gragnuòla s.f. precipitazione atmosferica costituita da chicchi (come la grandine) composti da un agglomerato di cristalli di ghiaccio. 2. In senso figurato, scarica fitta e nutrita. Serie di cose, generalmente spiacevoli, che capitano addosso fitte e in gran quantità. [...]
gréppia s. f. 1. La rastrelliera che nelle stalle sovrasta la mangiatoia vera e propria e in cui si mette il fieno o la paglia per nutrimento delle bestie. Per estens., la mangiatoia stessa. 2. fig. a. Nutrimento, quasi esclusivam. nel prov. la buona g. fa la buona bestia, se si mangia bene si lavora meglio. b. scherz. o spreg. Impiego pubblico, carica pubblica: stare, mangiare alla g. dello stato (o governativa); più genericam., ogni fonte di facile guadagno: essere devoto alla g., lavorare solo per la paga. [...]
spiattellare Dichiarare, dire apertamente ciò che doveva essere tenuto riservato o che richiedeva delicatezza; mettere davanti, mostrare
maggiorènte s. m. [der. di maggiore], letter. – Usato abitualmente al plur., i notabili, ossia gli uomini più ragguardevoli per autorità, per ricchezza, in una città o regione: vide le tavole ove mangiavano i maggiorenti (Novellino). [...]
pàredro (o parèdro) agg. e s. m. [dal gr. «che siede accanto»]. – 1. agg. Nella religione degli antichi Greci (e anche, per un uso estens. del termine, in altre religioni politeistiche), di divinità associata nel culto ad altra divinità maggiore (per es., Igea ad Asclepio, Neriene a Marte, ecc.). 2. s. m. Nell’antica Atene, denominazione dei coadiutori dei primi tre dei nove arconti (eponimo, re, polemarco), scelti, in numero di due per ciascuno, da questi magistrati. [...]
plàustro s. m. Nell’antica Roma, carro da trasporto prima a due poi a quattro ruote. 2. Nell’uso letter., carro, in genere: Come guardia lasciata lì del plaustro [= del carro della Chiesa] Che legar vidi a la biforme fera (Dante) [...]
sàrtia (non corretto sartìa) s. f. (pl. sàrtie, ant. sarte). – 1. Nell’attrezzatura navale, ciascuno dei cavi fissi (manovre dormienti) di canapa o, più spesso, di acciaio, che servono di rinforzo agli alberi verticali delle navi e delle imbarcazioni a vela; 2. a. Anticam., nell’uso letter., al plur., corde o cavi in genere, e in partic. le corde che fermano le vele alle antenne; quindi, sciogliere le s., sciogliere le vele; b. In usi fig., poet.: in quella parte Di mia etade ove ciascun dovrebbe Calar le vele e raccoglier le sarte (Dante), l’età tarda, in cui, avvicinandosi alla morte, bisognerebbe staccarsi dal mondo e volgersi a Dio; [...]
scalco s. m. (pl. -chi). Nel Medioevo e nel Rinascimento, servitore che, nei conviti signorili, aveva l’incarico di servire ai commensali le carni già tagliate dal trinciante: posti che sono i convitati a sedere, entra lo s. col primo servizio (Magalotti). In epoche successive, maggiordomo, direttore di mensa. [...]
sfrascare v. tr. e intr. (io sfrasco, tu sfraschi, ecc.). – 1. tr. Togliere, diradare le frasche, liberare dalle frasche: s. un albero, una siepe; scoprire ciò che s’era ricoperto di frasche; in partic., s. i bachi da seta, toglierli dalle frasche. 2. intr. (aus. avere) Saltare, muoversi, agitarsi tra le frasche, provocare con il proprio movimento o passaggio un rumore di frasche smosse: uno sfrascare Improvviso su per il cipresso (Pascoli); [Pietro e Carlo] entrarono nel folto sfrascando e inciampando nelle radici affioranti delle vecchie querce (Jovine).[...]
spanna s. f. 1. La distanza che intercorre tra la punta del pollice e quella del mignolo della mano distesa e con le dita allargate quanto più possibile (sinon. quindi di palmo); misurare a spanne, con approssimazione, in modo non preciso. b. Con sign. generico, brevissima distanza, quantità molto piccola, lunghezza insignificante e sim.: una s. di stoffa; due s. di nastro; si dà delle arie perché possiede tre s. di terra!; 2. ant. La mano aperta, il palmo della mano: E ’l duca mio distese le sue spanne, Prese la terra, e con piene le pugna La gittò dentro a le bramose canne (Dante). [...]
tòlda s. f. Termine usato nel passato (nel periodo delle navi a vela), e oggi rimasto nell’uso letter., non marinaresco, per indicare la coperta, cioè il primo ponte scoperto, delle navi: vi erano parecchi marinai sulla t., occupati a pulire la coperta e a mettere in ordine le gomene e i vari attrezzi che la ingombravano (Salgari) [...]