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Italiano - Letteratura

Il sistema politico italiano

L'Italia è una repubblica democratica.

L’Italia è una repubblica in conseguenza dell’esito del referendum del 2 giugno 1946, quando la monarchia fu abolita e fu eletta un' Assemblea costituente incaricata di redigere la Costituzione, la quale, approvata il 27 dicembre 1946, entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

La Repubblica italiana si basa sul principio della separazione dei poteri: il Parlamento detiene il potere legislativo, il governo ha l'autorità esecutiva, mentre la magistratura esercita il potere giudiziario.

La Costituzione (vedi approfondimento) è la legge fondamentale della Repubblica, e definisce i principi basilari, i diritti e i doveri dei cittadini; la Costituzione stabilisce anche la struttura e le funzioni dello Stato. Per esempio è proprio la Costituzione (art. 70) che stabilisce che il potere legislativo è assegnato al Parlamento, e che questo deve essere composto da due camere (bicameralismo): il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati.

Il Parlamento

Il Parlamento viene eletto ogni 5 anni. Dal 2022, il Parlamento italiano è composto di 400 deputati e 200 senatori eletti a suffragio universale dai cittadini maggiorenni, cui si aggiungono i senatori a vita (di diritto i presidenti emeriti della Repubblica e fino a cinque nominati per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario).

Il Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica è la figura più alta dello Stato e incarna la sua unità.

Il Presidente della Repubblica ricopre un ruolo molto importante perché tutte le leggi devono essere da Lui promulgate. Il Presidente della Repubblica può richiedere una nuova discussione (il cosiddetto veto sospensivo) con un messaggio motivato alle Camere. Se le Camere approvano nuovamente la legge, essa deve essere promulgata.

Il Governo

Il Governo della Repubblica Italiana è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, capo del governo, e dai ministri, che formano il Consiglio dei ministri, e da viceministri e sottosegretari; esso costituisce il vertice del potere esecutivo.

Il presidente del Consiglio dei ministri è nominato dal presidente della Repubblica dopo una serie di consultazioni che vede coinvolti i presidenti dei due rami del parlamento, gli ex presidenti della repubblica e i rappresentanti dei gruppi parlamentari. Anche i ministri, indicati dal presidente del Consiglio, sono nominati dal presidente della Repubblica.

Ottenuta la nomina, il governo giura nelle mani del presidente della Repubblica ed entro dieci giorni dalla sua formazione si reca in entrambe le camere del Parlamento, le quali, gli accordano o meno la fiducia. Il governo dura finché ha la fiducia del Parlamento.

Il Consiglio dei ministri si basa su una maggioranza parlamentare, solitamente formata attraverso elezioni in cui tutti i cittadini aventi diritto di voto partecipano.

La Magistratura

L'accesso alla magistratura invece non è elettivo: per diventare magistrato bisogna superare un concorso pubblico ed è necessario l'espletamento, con esito positivo, di un periodo di tirocinio.

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