II media - Unità 5 - XVI sec - Lutero e la Riforma protestante


La corruzione della Chiesa

Nel Cinquecento la Chiesa romana era molto corrotta. Il papato e il clero attraversavano un periodo di profonda decadenza. Il papa si comportava come un sovrano laico: faceva guerra, tesseva intrighi e non esitava ad utilizzare mezzi poco nobili. La stessa elezione del pontefice era diventata una questione tra le più importanti famiglie italiane come i Medici, i Farnese,e i Della Rovere. Molti chiedevano un cambiamento radicale e un ritorno al Vangelo.

L'inizio della Riforma: Martin Lutero denuncia la vendita delle indulgenze

La goccia che fece traboccare il vaso fu la vendita delle indulgenze promossa nel 1517 da papa Leone X per finanziare la ricostruzione della basilica di San Pietro. Ciò provocò l'indignazione di un monaco agostiniano tedesco, Martin Lutero, che, il 31 ottobre 1517, denunciò pubblicamente questo traffico nelle le famose 95 tesi, che affisse sulla porta della chiesa di Ognisanti a Wittenberg.

Scritte in latino, le tesi furono tradotte in tedesco, stampate e diffuse in migliaia di copie che riscossero molto consenso tra la popolazione tedesca.

1521, Lutero fu scomunicato e l'imperatore Carlo V, convocata la Dieta di Worms lo mise al bando.

Lutero traduce la Bibbia e fonda un nuovo culto

In soccorso di Lutero intervenne un principe tedesco che lo mise in salvo nascondendolo in un castello. Qui Luterò proseguì nelle sue riflessioni sulla Chiesa e la religione e perfezionò la sua idea: l'uomo si salva solo attraverso la fede e non grazie alle opere. Per alimentare la sua fede, l'uomo deve leggere direttamente la parola di Dio. Pertanto tradusse la Bibbia in tedesco perché fosse accessibile a chi conosceva il latino.

Contemporaneamente precisò i contenuti della sua Riforma: abolì i dogmi, tutti i sacramenti tranne il battesimo e l'eucarestia, e soppresse il clero, proclamando invece il "sacerdozio universale dei credenti".

La rivolta contadina

Le idee di Lutero raggiunsero anche una grande massa di contadini, che, nel biennio 1524-1525, si ribellarono ai feudatari tedesci in nome delle idee luterane. Il monaco però prese le distanze e appoggiò i principi tedeschi che soppressero la rivolta uccidendo 100.000 contadini.

I riformatori diventano protestanti

Intanto la situazione precipitava. 6 principi e 14 città tedesche "protestarono" contro il divieto di diffondere la Riforma e furono perciò chiamti protestanti. I tentativi di riconciliazione fallirono e nel 1531 il contrasto tra cattolici e protestanti si trasformò in guerra aperta. La lunga guerra si conclude solo nel 1555 (anno in cui fu siglata la pace di Augusta) con la vittoria dei protestanti e l'affermazione del principio del cuius regio, eius religio ossia: la religione dei cittadini di uno stato deve essere quella del loro sovrano.

Calvinisti e anglicani

Le idee di Lutero furono rielaborate da Calvino che diede una ferrea organizzazione ai suoi seguaci.

Nel 1534 la Chiesa fu dilaniata da un altro scisma, determinato dall'atto di supremazia di Enrico VIII che fondò la Chiesa d'Inghilterra o anglicana. Lo scontro, in questo caso, nacque dal rifiuto opposto dal papa all'annullamento del matrimonio del re.

 

 

 


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