1. La nascita degli stati nazionali
Introduzione
Dal XII secolo, in Europa, l'idea di un mondo unito sotto un unico potere spirituale e temporale si frantuma, a causa della crescente consapevolezza delle differenze nazionali caratterizzate dall'uso di lingue volgari differenti e da distinzioni culturali. Si sviluppano così nuove entità politiche che portano alla nascita degli Stati nazionali come Francia, Regno Unito e Spagna. Si tratta di stati più grandi che in seguito a tutta una serie di vicente assorbono, inglobano e fondono realtà politiche precedenti.
Questo processo però non avviene ovunque: infatti nel Sacro Romano Impero (fondamentalmente l'attuale zona tedesca), si rafforza la frammentazione feudale e in Italia, soprattutto nel centro-nord, l'autonomia comunale (e quindi la frammentazione) viene addirittura consolidata e legittimata dalla pace di Costanza del 1183.
Le monarchie nazionali
Tra il XIII e il XIV secolo, in Europa nacquero le prime monarchie nazionali, cioè stati dove il re governava direttamente su un popolo che condivideva lingua, tradizioni e territorio, distinguendosi dai regni feudali. A differenza del sistema feudale, infatti il re non delegava il controllo delle terre ai feudatari, ma centralizzava il potere. In Francia, Inghilterra e Spagna, i nobili persero molti privilegi, mentre nuove classi sociali, come la borghesia, sostennero il re. Queste monarchie si basavano su eserciti permanenti e sistemi fiscali centralizzati, garantendo maggiore stabilità e controllo.
I regni di Francia e Inghilterra
In Francia, la monarchia si rafforzò notevolmente. Una legge rese la corona ereditaria, permettendo al re di trasmetterla ai suoi figli. Il potere regio si consolidò ulteriormente quando Filippo il Bello entrò in conflitto con il papa e convocò per la prima volta gli Stati Generali, un'assemblea di nobili, borghesi e membri del clero, che decretò l'indipendenza del potere reale dal papa.
In Inghilterra, il potere monarchico si rafforzò ma poi si indebolì quando, nel 1215, il re Giovanni Senzaterra fu costretto ad emanare la "Magna Charta Libertatum" , un documento che limitava il potere del re e stabiliva la nascita di un parlamento.
La Guerra dei Cent'anni
Nel 1328, la morte del re di Francia senza eredi maschi scatena una lotta per il trono tra Filippo VI di Valois e il re d'Inghilterra Edoardo III, dando inizio alla Guerra dei Cent'anni (1337-1453). Inizialmente una disputa dinastica, il conflitto evolve in una guerra tra due nazioni. L'Inghilterra vince le prime battaglie, ma la svolta arriva con la guida di Giovanna d'Arco. La Francia trionfa nel 1453.
Poco dopo, in Inghilterra scoppia la Guerra delle Due Rose (1455-1485), una guerra per la successione al trono che vede lo scontro tra la casata dei lancaster (che ha come simbolo una rosa rossa) e quella degli York che ha come simbolouna rosa bianca. La guerra si conclude in maniera diplomatica con l'unione di Elisabetta di York ed Enrico Tudor.
La Reconquista
In Spagna, dall'XI secolo è in corso la Reconquista, la campagna dei regni cristiani di Spagna (principalmentei Portogallo, Castiglia e Aragona) per riprendere i territori della Penisola iberica sotto il controllo dei Mori musulmani. Nel 1469, con il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, i due regni si uniscono, creando un potente regno spagnolo. Questo nuovo regno completa la Reconquista nel 1492, anno in cui viene definitivamente riconquistata Granada, l'ultimo baluardo musulmano nella penisola. [link utile]
www.123scuola.com