1. Carlo Goldoni
Carlo Goldoni, nato il 25 febbraio 1707 a Venezia, è stato uno dei più famosi e influenti drammaturghi italiani.
1.1. Biografia
Cresciuto in un ambiente vivace e artistico, Goldoni mostrò fin da giovane un grande amore per il teatro. Il padre, medico, avrebbe voluto che Carlo seguisse le sue orme ma poiché il nostro non ne voleva proprio sapere studiò legge e si laureò a Padova. Ma nemmeno questo tipo di studi e di professione lo interessò; pertanto Goldoni seguì la sua passione per la scrittura e il teatro, e nel 1748 si fece assumere dal teatro sant'Angelo di Venezia per cui scrisse numerosi lavori che segnarono un cambiamento importante nel teatro italiano.
Uno dei suoi capolavori più noti è "Il servitore di due padroni", una commedia brillante che ha ha rivoluzionato il modo di fare teatro accettato fino ad allora.
Effettivamente, le commedie di Carlo Goldoni, a differenza di quelle rappresentate nei teatri del suo tempo, sono completamente scritte anziché improvvisate su un canovaccio modificabile durante la rappresentazione.
Pur riscuotendo successo di pubblico, Goldoni si trovò al centro di critiche e polemiche: alcuni non apprezzavano il modo in cui metteva in ridicolo i nobili, mentre altri rimpiangevano le atmosfere esotiche e fantasiose allora di moda. A causa di queste controversie, nel 1762 Goldoni decise di trasferirsi a Parigi, dove assunse la direzione del teatro della "Comédie italienne". Tuttavia, anche il pubblico francese, ancora attaccato al vecchio stile teatrale, non capì la portata rivoluzionaria delle innovazioni di Goldoni che, in difficoltà, fi costretto a scrivere canovacci e a rinunciare alla sua riforma teatrale.
Dopo la scadenza del contratto nel 1765, venne assunto come maestro di italiano per la famiglia reale francese da re Luigi XV. Goldoni visse tra la reggia di Versailles e i teatri parigini fino al 1780, quando si ritirò dopo aver ottenuto una modesta pensione.
Durante la Rivoluzione francese però, la pensione gli viene revocata, e morì a Parigi nel 1793, ridotto quasi in miseria.
Goldoni è considerato l'innovatore del teatro perché superò le vecchie tradizioni della commedia dell'Arte e introdusse nuove idee. Nel complesso scrisse più di 150 opere teatrali, molte delle quali sono ancora apprezzate e rappresentate oggi. Il suo contributo al teatro italiano è stato così significativo che la sua figura è spesso paragonata a Shakespeare in Inghilterra. Carlo Goldoni è morto il 6 febbraio 1793, ma il suo lascito vive attraverso le sue opere, che continuano ad essere esplorate e apprezzate da generazioni di spettatori e artisti.
1.2. La riforma goldoniana
Per comprendere la natura della riforma di Carlo Goldoni, è importante notare che al tempo dell'autore veneziano, la commedia, un genere teatrale antichissimo originato in Grecia e successivamente passato alla letteratura latina, aveva assunto i tratti della Commedia dell'Arte. Quest'ultima consisteva in una rappresentazione in cui attori professionisti improvvisavano situazioni e battute basandosi su un canovaccio, ovvero un semplice abbozzo della trama. I personaggi erano figure ricorrenti impersonate da maschere come Arlecchino e Pulcinella.
Goldoni, consapevole della necessità di rinnovare questo genere teatrale, decide di introdurre importanti innovazioni:
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