Commento
Contesto, argomento, messaggio
La poesia "Donna che si pettina", più nota come "Onde dorate", è contenuta nella raccolta "La Lira". L'intero componimento si basa su un intricato uso di metafore la principale delle quali è legata alla parola "onde" che sta per "capelli"; da questa si sviluppano numerose altre metafore nel corso del testo.
Nella prima quartina, l'avorio rappresenta il materiale del pettine e il colore della mano dell'amata.
Nella seconda quartina, si introduce il tema dei frutti e l'idea di "amore".
Solo nella prima terzina, il poeta inizia a parlare di se stesso, inserendo la sua figura in un contesto di agitazione che sfocia nell'ultima strofa caratterizzata dall'idea del naufragio. Naufragio che tuttavia, è ricco e fortunato perché avvenuto tra uno scoglio di diamante e un golfo d'oro.
Il sonetto affronta il tema amoroso, richiamando le tematiche petrarchesche dell'innamoramento. Tuttavia, la donna descritta da Marino non è idealizzata come la Laura di Petrarca o la Beatrice di Dante, ma è una figura concreta sebbene anonima.
Lingua, stile e forma metrica
Metro: sonetto di endecasillabi, con rime ABBA ABBA CDC DCD.
In "Onde dorate" di Marino, sono presenti diverse figure retoriche come endiadi (ad esempio, "biondo tesor") e ossimori (come "ricco naufragio"), ma anche latinismi come "fendea" che evidenziano la grande maestria e la cultura di Marino.
L'uso frequente del suono "oro" in parole come "amor," "error," "moro," e "tesor" mette in risalto il suono e nello stesso tempo contribuisce ad enfatizzare ulterioremente l'idea di preziosità e di bellezza di tutto il componimento e quindi della donna a cui è dedicato.
Parafrasi e note utili per il commento
TESTO | PARAFRASI |
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Un giorno una piccola nave d'avorio e mente (la mano) divideva le onde tremolanti Attraverso il mare dorato, che increspandosi apriva Quello in cui io muoio annegato è un ricco naufragio (ricco naufragio - ossimoro) |
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