La poesia comico-realistica e Cecco Angiolieri


1.  La poesia comico-realistica

La poesia comico-realistica prende il nome dal fatto che si occupa di temi concreti e quotidiani, preferendo un linguaggio volutamente semplice e popolare. Questi testi spesso presentano una versione scherzosa e ribaltata dei temi della produzione letteraria più seria, soprattutto ispirata al Dolce Stil Novo, evidenziato anche dall'uso del sonetto. In queste poesie, l'amore è affrontato con toni sensuali e realistici, esprimendo il gusto per il piacere e l'avventura, unito a un certo disprezzo per l'aspetto sentimentale femminile. I genitori vengono spesso criticati per la loro avarizia, poiché negano ai figli scapestrati il denaro per divertirsi ubriacandosi e giocando d'azzardo. Anche gli ecclesiastici e i politici diventano bersagli di scherzi e polemiche.

Tuttavia, la poesia comico-realistica non si limita a respingere solo la serietà e i temi più nobili; è una forma poetica colta che aspira soprattutto a fare parodia, cioè a imitare in modo caricaturale i movimenti poetici contemporanei. Ciò è evidente anche nello stile accurato e nell'uso del sonetto tipico del Dolce Stil Novo.

 

2.  Cecco Angiolieri

La vita

Cecco Angiolieri, il principale rappresentante della poesia comico-realistica, nacque a Siena intorno al 1260 in una famiglia nobile e morì nel 1313. Partecipò ai conflitti tra guelfi e ghibellini a Siena, ma la sua vita fu contrassegnata da una profonda insofferenza per la disciplina militare. Visse in maneira dissoluta, fu esiliato, sperperò l'eredità familiare e cadde in povertà.

Le opere

La produzione poetica principale di Cacco Angiolieri consiste  in circa un centinaio di sonetti. Tuttavia, è importante ricordare che non si tratta di un'autobiografia, ma di un'opera letteraria. Ciò che la voce poetica afferma di sé stesso non coincide necessariamente con la realtà del poeta in carne e ossa.


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