II media - Unità 1_A - Le origini e il Duecento - Contesto storico e culturale


1.1  Il contesto storico

1.1.1  Il Medioevo

La lingua e la letteratura italiana "nascono" in un periodo storico chiamato Medioevo.

Il Medioevo dura quasi 1000 anni; convenzionalmente gli storici fanno cominciare questo periodo con la caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476 d.C e lo fanno finire nel 1492 con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo.

Nei primi secoli del Medioevo in Europa ci sono invasori e guerre; le città diventano oggetto di razzie e quindi si spopolano e in alcuni casi vengono abbandonate. I commerci si fermano e l'economia entra in crisi. Successivamente, dopo il Mille, le invasioni finiscono, le città rinascono, si ripopolano e di conseguenza cresce e si sviluppa il commercio e l'economia. In questo periodo nasce una nuova classe sociale, la borghesia, composta da commercianti e artigiani.

1.1.2   I pilastri del Medioevo: l'Impero e la Chiesa

La storia del Medioevo ruota attorno a due grandi istituzioni: l'Impero e la Chiesa.

L'impero rinasce nell'800 grazie a Carlo Magno, un re appartenente al popolo germanico dei Franchi, che viene incoronato imperatore del Sacro romano impero da papa Leone III. Questo evento è molto importante perché segna la rinascita di una specie di organizzazione statale e quindi la rinascita anche dei commerci e della cultura. Il nuovo impero però ha caratteristiche molto diverse da quello antico. Infatti pur ispirandosi apertamente al mondo antico è sacro cioè è cristiano e dai valori di questa religione è impregnato.  Successivamente l'Impero entra di nuovo in crisi. L'imperatore non riesce ad avere il pieno controllo sul territorio  e si affida ai vari signori che però sono spesso in lotta tra di loro e gestiscono i territori come un dominio personale.

L'altro potere è quello della Chiesa che nella generale crisi seguita alla caduta dell'impero romano è l'unico punto di riferimento per le varie popolazioni. Le sedi episcopali e i monasteri oltre ad essere centri reigiosi, diventano anche un rifugio dai pericoli, centri economici e centri culturali in cui le biblioteche cercano di tramandare il sapere degli autori antichi.

1.1.3 La situazione in italia e la civiltà comunale

In questo contesto la situazione italiana è particolarmente complessa. L'Italia è politicamente molto frammentata: Il Meridione è diviso tra Arabi e Impero bizantino; al Centro vi sonoi domini della Chiesa; il Nord costituisce il "Regno d'Italia", un regno più di nome che di fatto, governato dai signori feudali. Proprio al nord però, con il tempo, i vincoli feudali si indeboliscono e dalla fine dell'XI secolo, alcune città iniziano a governarsi in modo autonomo: sviluppano leggi propie, battono moneta, riscuotono le tassee in alcuni casi hanno anche una propria milizia. nasce così il Comune. I Comuni aquistano forza ricchezza e prosperità e quindi diventano luogi ideali per la crescita e il rafforzamento della cultura. I Comuni acquistano tanta forza che riescono anche a vincere sugli imperatori tedeschi che volevanoc ontrollarli.  Con il tempo però, a causa di lotte interne, si indeboliscono e si formano due diversi schieramenti: i guelfi che appoggiano il Papa e i ghibellini che sotengono l'Impero.

1.2 Il contesto culturale

1.2.1 I primi documenti in volgare

Qualsiasi discorso sulla letteratura italiana delle origini deve partire dalla lingua italiana. Infatti, non c'è letteratura, se prima non esiste una lingua.

Ma quando nasce la lingia italiana? La lingua italiana nasce come lenta ma continua mutazione del latino. Così pian piano, modifica dopo modifica, quello che era il latino si tarsforma e diventa una nuova lingua: il volgare italiano. Tuttavia, nel corso dei secoli, sebbene la gene parli una lingua nuova, la lingua scritta continua ad essere il latino. Per incontrare le prime attestazioni scritte in volgare italiano bisogna aspettare la fine del IX secolo. 

Risale a questo periodo infatti uno dei primi documenti in quella che sta diventando la lingia italiana: il cosiddetto Indovinello veronese (760 d.C.). Si tratta di un indovinello scritto da uno scrivano che allude alla scrittura.

   

Se paraba boves

alba pratalia araba

et albo versorio teneba

et negro semen seminaba.

Spingeva avanti i buoi

arava i bianchi prati

e teneva il bianco aratro

e seminava il nero seme

   

Un'altra manifestazione scritta di un volgare italiano è il Placito capuano del 960 d.C.. Si tratta di un atto giudiziario, un verbale, in cui si trascrive ciò che un testimone afferma a favore del Monastero di san Benedetto.

   

Sao ko kelle terre, per kelli fini que

ki contenete,

trenta anni le possette parte

sancti Benedicti

So che quelle terre entro quei confini che qui

(cioè questo documento) continete

per trenta anni le ha possedute la parte

(la parte in causa, il monastero) di san Benedetto

   

Come è evidente il Placito capuano ci sembra più comprensibile dell'Indovinello veronese. Questo perché nei circa 150-200 anni che intercorrono tra i due documenti la lingua volgare italiana si è ulteriormente allontanata dal latino assumendo forme più simili al "nostro" italiano.

1.2.2 I primi testi letterari

Quelli visti fin ora però non sono testi letterari ma documenti che attestano la nascita dell'italiano volgare. Per avere il primo esempio di testo letterario scritto in volgare bisognerà aspettare l'inizio del Duecento. Il primo testo letterario in un volgare italiano è il Cantico delle creature (1224) di Francesco d'Assisi. Si tratta, come vedremo, di uno splendido esempio di poesia religiosa.

Poco dopo nascerà in Italia anche la poesia profana che si dividerà principalmente in due filoni:

Successivamente saranno scritti in prosa i primi romanzi cavallereschi ma anche novelle e racconti di viaggio.


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