1. Caratteristiche del racconto fantastico
1.1 Che cos'è il racconto fantastico
Il racconto fantastico è un testo narrativo basato su una vicenda in cui in una situazione realistica si innesta in maniera inaspettata un elemento fantastico e dunque inverosimile. Si differenzia da fantascienza e fantasy perché l'elemento fantastico non pervade ogni aspetto della storia ma al contrario viene collocato in situazioni comuni e quotidiane con cui spesso genera un interessante contrasto.
Nel racconto fantastico i personaggi sono spesso per la maggior parte realistici ma non mancano personaggi eccezionali, al di fuori della realtà. Anzi, proprio per quanto detto prima, è molto comune che ci sia un unico personaggio irreale mentre tutti gli altri sono verosimili.
I luoghi dove si svolgono le azioni possono essere molto vari ma è importante che siano verosimili in modo che la comparsa di elementi inspiegabili provochi il necessario effetto-sorpresa. Anche il tempo del racconto può essere molto vario e anche in questo caso è importante che sia realistico.
Come tempo e luoghi, anche l'intreccio può essere molto vario. In ogni caso, l'elemento fantastico deve essere il cuore del racconto e dell'azione.
1.2 Tecniche narrative e linguistiche
Anche il linguaggio segue il tono della narrazione: in genere è leggero ma se la storia è incentrata sul mistero, lingua e stile tendono a ricercare la suspance e un tono drammatico.
Spesso in questo genere viene utilizzata la narrazione in prima persona perché favorisce l’immedesimazione dei lettori negli stati d’animo dei personaggi.
2. Un po' di storia
1.1 La storia del genere
Sebbene anche il genere fantastico abbia degli antecedenti nella letteratura classica e medievale, possiamo considerare l'iniziatore del genere "I viaggi di Glulliver" (1726) di Jonathan Swift, in cui elementi avventurosi si mescolano a mondi immaginari, come l’isola di esseri minuscoli e quella di giganti.
Nell'Ottocento furono diversi gli autori che si cimentarono nel genere e tra i più importanti ricordiamo Nikolaj Vasil'evic Gogol' con "Il naso" (1834), Oscar Wilde con "Il ritratto di Dorian Grey" e Robert Louis Stevenson che tratta della dualità dell’animo umano in Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde.
In Italia il genere si è affermato soprattutto nel Novecento e tra gli autori più importanti vanno ricordati Massimo Bontempelli, Dino Buzzanti e soprattutto Italo Calvino con "Il cavaliere inesistente" e "Il visconte dimezzato".
www.123scuola.com