Si scrive sempre ce e ge (dolce, luce, gelo), perché la c e la g davanti alla vocale e sono di per sé dolci, tranne che nei seguenti casi:
- in sillaba finale, nel plurale dei nomi in -cìa e -gìa quando la i è accentata: farmacìe, bugìe, allergìe;
- in sillaba finale, nel plurale dei nomi in -cia e -gia quando sono preceduti da vocale: camicie, valigie, ciliegie;
- nei nomi in -iere e -iera: artificiere, crociera, pasticciere, raggiera;
- nei nomi cielo e cieco (nei loro derivati dipende da caso a caso: celeste, accecare, moscacieca, sordocieco);
- nei nomi specie, igiene, effigie, società, efficienza, sufficienza, deficienza e nei loro derivati.