1. I promessi sposi
1.1. Trama
I protagonisti de "I promessi sposi" sono Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, due giovani desiderosi di sposarsi, la cui unione è minacciata da una scommessa tra don Rodrigo e don Attilio. Don Abbondio, il curato incaricato di celebrare il matrimonio, minacciato da i bravi di don Rodrigo, si sottrae al suo dovere.
Renzo, Lucia e sua madre, Agnese, decidono di chiedere aiuto a un avvocato di Lecco soprannominato Azzeccagarbugli. Quest'ultimo, pur essendo inizialmente disposto ad aiutarli (credendo che Renzo fosse un bravo), rifiuta di intervenire quando scopre che la questione coinvolge don Rodrigo.
Il giorno successivo, su invito di Lucia, fra Cristoforo si reca a casa della ragazza e decide di confrontarsi con don Rodrigo nel suo palazzo. Tuttavia, una volta lì, viene minacciato e cacciato via.
Agnese suggerisce ai due giovani di fare una visita a sorpresa a don Abbondio e di pronunciare di fronte a lui la formula che renderebbe valido il matrimonio. Lucia è titubante, ma alla fine viene persuasa da Renzo, che coinvolge il suo amico Tonio e il fratello Gervaso come testimoni.
Nel frattempo, don Rodrigo incarica il Griso, il suo bravo più fidato, di rapire Lucia. Tuttavia, il piano fallisce poiché la notte in cui i bravi cercano di portarla via, Lucia è nella casa di don Abbondio per il matrimonio "a sorpresa". Quest'ultimo però non si conclude positivamente poiché, al momento di pronunciare la formula matrimoniale, Lucia si confonde.
Di fronte a questa serie di eventi fra Cristoforo convince i protagonisti a lasciare il paese: Lucia partirà per un monastero a Monza gestito da Gertrude, una nobildonna costretta alla vita monastica, mentre Renzo si recherà a Milano, dove verrà accolto in un convento cappuccino.
Tuttavia, Lucia cade vittima di un inganno orchestrato da suor Gertrude (la famosa "monaca di Moza") e viene rapita dall'Innominato su richiesta di don Rodrigo.
Lucia, dopo aver pregato la Madonna e aver fatto voto di castità, commuove l'Innominato con la sua bontà, e riesce a farsi liberare. Viene così ospitata a Milano da don Ferrante.
Nel frattempo, Renzo si trova coinvolto in una protesta e si rifugia a Bergamo dove trova lavoro presso un cugino.
Dopo aver superato malattie e altre avversità, Renzo riesce finalmente a ritrovare Lucia nel Lazzaretto di Milano, grazie all'intervento di Fra Cristoforo. I due innamorati possono finalmente unirsi quando don Rodrigo muore di peste e vengono accolti da un marchese benevolo in un paese del Bergamasco.
La loro vita diventa serena e felice, con Renzo che gestisce una piccola azienda tessile insieme al cugino e Lucia che si occupa dei figli.
1.2.Le diverse edizioni de I promessi sposi e la scelta della lingua
Nel 1821 Manzoni inizia la stesura del romanzo, inizialmente intitolato Fermo e Lucia (1821-1823), che in seguito diventa Gli sposi promessi, per essere infine pubblicato nel 1827 con il titolo I promessi sposi. Tuttavia, Manzoni non era soddisfatto del risultato linguistico del suo lavoro, poiché tra i suoi obiettivi vi era quello di creare una nuova lingua capace di essere compresa dal maggior numero di possibili lettori. Così, dopo la pubblicazione del 1827, Manzoni avvia un processo di revisione linguistica che dura circa quindici anni. Per riscrivere il romanzo in una lingua più realistica e viva, si reca a Firenze dove «sciacqua i panni in Arno», ovvero ripulisce le precedenti versioni da elementi linguistici non conformi al suo scopo, adottando il fiorentino parlato dalle persone colte come modello. L'edizione finale de I promessi sposi, che ancora oggi leggiamo, risale al 1840-1841.
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