Quante volte abbiamo sentito frasi come "sono un insegnante", "sono un impiegato" e "sono un operaio"? Il lavoro che facciamo non è solo un modo con cui ci procuriamo da vivere, ma anche un elemento fondamentale nella definizione della nostra identità.
Il lavoro, soprattutto quando valorizza le nostre migliori capacità, contribuisce ad emanciparci e a renderci indipendenti. E' un fattore fondamentale, imprescindibile per la crescita economica e per il progresso di tutte le società.
Va detto però che tutto questo è vero se è giustamente retribuito e se "permette di fare progetti per il futuro".
Purtroppo però ancora oggi, non solo è diffusissa la disoccupazione e l'inoccupazione ,ma molti, pur lavorando, non vengono retribuiti adeguatamente. Si calcola che più o meno la metà della popolazione mondiale vive ancora con l’equivalente di circa due dollari al giorno. Come dire che avere un lavoro non garantisce la possibilità di emanciparsi veramente.
La creazione di posti di lavoro di qualità resta una delle maggiori sfide per quasi tutte le economie.
Una crescita economica e sostenibile richiederà alle società di creare condizioni che permettano alle persone di avere posti di lavoro di qualità, che stimolino le economie e al tempo stesso non danneggino l’ambiente.
Il lavoro in Italia
Il lavoro è così importante per la crescita economica e sociale che è presente nella Costituzione Italiana in diversi punti (Articoli 1, 4, 35, 36 e 37). Lo Stato, non solo riconosce il diritto al alvoro di ogni cittadino, ma si impegna a fovorire tutte quelle politiche sociali ed economiche che favoriscano il lavoro stesso.
Dal canto suo ogni cittadino, ha il dovere civile di partecipare al benessere comune svolgendo il proprio lavoro nel migliore dei modi.
Articolo 1 della Costituzione Italiana
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Il fenomeno del lavoro minorile
Da che cosa dipende il lavoro minorile? Sicuramente da fattori quali la necessità di garantirsi la sopravvivenza ma anche dalla povertà dei gruppi famigliari e dalla mancanza di istruzione. Si tratta di un circolo vizioso perché il lavoro minorile contribuisce a formare adulti non qualificati costretti poi a svolgere lavori mal pagati.
Fatti e cifre
• La disoccupazione globale è salita da 170 milioni nel 2007 a quasi 202 milioni nel 2012; di questi, circa 75 milioni sono giovani donne e uomini
• Quasi 2,2 miliardi di persone vivono al di sotto della soglia di 2 dollari al giorno; l’ eliminazione della povertà è possibile solo attraverso posti di lavoro stabili e ben pagati.
• A livello globale sono necessari 470 milioni di impieghi per coloro che entreranno nel mercato del lavoro tra il 2016 e il 2030.
Traguardi
8.1 Sostenere la crescita economica pro capite in conformità alle condizioni nazionali, e in particolare una crescita annua almeno del 7% del prodotto interno lordo nei paesi in via di sviluppo
8.2 Raggiungere standard più alti di produttività economica attraverso la diversificazione, il progresso tecnologico e l’innovazione, anche con particolare attenzione all’alto valore aggiunto e ai settori ad elevata intensità di lavoro
8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l’imprenditoria, la creatività e l’innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l’accesso a servizi finanziari
8.4 Migliorare progressivamente, entro il 2030, l’efficienza globale nel consumo e nella produzione di risorse e tentare di scollegare la crescita economica dalla degradazione ambientale, conformemente al Quadro decennale di programmi relativi alla produzione e al consumo sostenibile, con i paesi più sviluppati in prima linea
8.5 Garantire entro il 2030 un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un’equa remunerazione per lavori di equo valore
8.6 Ridurre entro il 2030 la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di studio o formazione
8.7 Prendere provvedimenti immediati ed effettivi per sradicare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani e garantire la proibizione ed eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, compreso il reclutamento e l’impiego dei bambini soldato, nonché porre fine entro il 2025 al lavoro minorile in ogni sua forma
8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, in particolare le donne, e i precari
8.9 Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali
8.10 Rafforzare la capacità degli istituti finanziari interni per incoraggiare e aumentare l’utilizzo di servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti
8.a Aumentare il supporto dell’aiuto per il commercio per i paesi in via di sviluppo, in particolare i meno sviluppati, anche tramite il Quadro Integrato Rafforzato per l’assistenza tecnica legata agli scambi dei paesi meno sviluppati
8.b Sviluppare e rendere operativa entro il 2020 una strategia globale per l’occupazione giovanile e implementare il Patto Globale per l’Occupazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
Materiali e risorse varie