Morfologia - L‘ aggettivo - I gradi dell‘ aggettivo


1. I gradi dell'aggettivo

Gli aggettivi qualificativi possono essere graduati secondo una scala d'intensità, in cui si distinguono tre livelli, detti gradi dell'aggettivo.

Grado positivo: Giacomo è simpatico. L'aggettivo nella sua forma normale si dice di grado positivo. L'aggettivo qualificativo di grado positivo  esprime una qualità senza specificarne l'intensità.

Grado comparativo: Giacomo è più simpatico di Roberto. Il gardo comparativo serve a esprimere un confronto tra due elementi rispetto alla qualità espressa dall'aggettivo. Nel nostro acso esprimiamo un confronto tra Giacomo e Roberto per quanto riguarda la simpatia. Il grado comparativo, come vedremo, può essere di tre tipi: maggioranza, uguaglianza e minoranza.

Grado superlativo: Giacomo è simpaticissimo. Giacomo è il più simpatico della classe. L'aggettivo qualificativo di gardo superlativo esprime una qualità al massimo livello. Nel nostro esempio si dice che giacomo è simpatico al massimo livello.

 

2. Il comparativo

Come detto in precedenza il comparativo può essere di tra tipi:

Comparativo di maggioranza si forma mettendo l'avverbio più davanti all'aggettivo di grado positivo. Indica che una cerrta quantità è presente più nel primo termine di paragone che nel secondo.  Luca è più gentile di me; Daniele è più fortunato che preparato; è più facile parlare con te che con lui.

Comparativo di minoranza si forma mettendo l'avverbio meno davanti all'aggettivo di grado positivo. Indica che una cerrta quantità è presente meno nel primo termine di paragone che nel secondo.  Luca è meno gentile di me; Daniele è meno preparato che fortunato; è meno facile parlare con te che con lui.

Comparativo di uguaglianza si forma  mettendo le parole quanto o come davanti al seocondo termine di paragone. L'aggettivo può essere preceduto da avverbi come tanto, così, altrettanto.  Luca è gentile come me; Daniele è (tanto) preparato quanto fortunato; è (tanto)facile parlare con te quanto con lui.

 

3. Il superlativo

Il superlativo esiste in due forme: superlativo assoluto e superlativo relativo.

3.1 Il superlativo assoluto si usa quando si vuole attribuire al nome a cui si riferisce una qualità espressa al amssimo livello in modo assoluto.

Si forma aggiungendo il suffisso -issimo alla radice dell'aggettivo di grado positivo. Esempio: bravo -> bravissimo.

Esistono altri modi per esprimere il superlativo assoluto:

3.2 Il superlativo relativo indica una qualità espressa al massimo gardo rispetto ad un gruppo.

E' introdotto come il comparativo di maggioranza e minoranza dagli avverbi più e meno ma presenta anche l'articolo. Esempio: Giuseppe è il più buono della classe.

 

4.  Comparativi e superlativi speciali

Oltre a quanto detto bisogna specificare che esistono casi particolari di comparativi e superlativi.

Alcuni aggettivi molto comune hanno, oltre alle forme più comuni, delle forme particolari di comparativo e superlativo come da tabella.

POSITIVO COMPARATIVO SUPERLATIVO
Buono migliore ottimo
cattivo peggiore pessimo
grande maggiore massimo
piccolo minore minimo
alto superiore supremo o sommo
basso inferiore infimo

Alcuni aggettivi formano il superlativo con il suffisso -errimo:

aspro -> asperrimo   celebre -> celeberrimo     integro -> integerrimo   misero -> miserrimo

Inoltre esistono alcuni aggettivi che formano il superlativo con -entissimo:

benefico -> beneficentissimo   melefico - maleficentissimo     benevolo -> benevolentissimo

Altri aggettivi, invece, hanno solo il comparativo e il superlativo, ma mancano di grado positivo. Sono i seguenti:

POSITIVO COMPARATIVO SUPERLATIVO
 / interiore intimo
 / esteriore estremo

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